mercoledì 16 maggio 2018

Thermoplastic injection molding


Come si è visto alcuni parti strutturali dei pannelli solari adibiti all'uso terrestre possono essere costruiti mediante il "Thermoplastic injection molding (TIM)" ovvero stampaggio ad iniezione termoplastica. Quest'ultimo è un processo di fabbricazione che crea componenti completamente funzionali iniettando resina plastica in uno stampo prefabbricato. Solitamente tale stampo è fatto di alluminio od acciaio ed è tipicamente progettato mediante un file CAD.
In generale tale processo produttivo di stampaggio si può riassumere in cinque step fondamentali:

  1. Riscaldare la resina plastica, o comunque un materiale dalle proprietà termoindurenti, secondo il range di calore richiesto per la componente che si vuole produrre.
  2. Utilizzando una struttura a vite ("reciprocating screw"), sulla cui punta confluirà la plastica fusa, si determina la dimensione e lo spessore dello stampo.
  3. Viene iniettata la resina plastica nello stampo con una certa pressione in modo che tutte le cavità di quest'ultimo vengano colmate uniformemente.
  4. Viene fatta raffreddare la plastica nello stampo mediante il sistema di raffreddamento previsto dal macchinario.
  5. Una volta raffreddata e consolidata si ha l'espulsione della plastica dallo stampo ed a seguito dell'imballaggio del prodotto ottenuto, si può considerare concluso il processo
I vantaggi di questo sistema di fabbricazione sono plurimi: la precisione, maggiore  perfino di altri metodi ugualmente moderni ed avanzati come la stampa 3D; la possibilità di iniettare tramite lo stesso processo una considerevole varietà di resine plastiche ingegneristiche, modellando perfino le finiture superficiali ed infine la velocità di produzione.
Unico svantaggio può essere il costo complessivo che risulta, per esempio, maggiore rispetto ad un processo di stampa 3D.


Schematizzazione della macchina utilizzata nel Thermoplastic injection molding

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